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Selinunte

Selinunte, situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, è un luogo che racconta storie di un tempo lontano. Fondata nel VII secolo a.C. dai Greci di Megara Hyblaea, una colonia della città di Megara in Grecia, Selinunte è un viaggio nel tempo che ci porta indietro attraverso i secoli.

La Storia di Selinunte

Selinunte, chiamata dai Greci Selinùs, deriva il suo nome da σέλινον (sélinon), il sedano che tuttora vi cresce selvatico, divenuto simbolo della monetazione della città. La città ebbe una vita breve, di circa 240 anni. Durante questo periodo, la sua popolazione crebbe fino a raggiungere i 100.000 abitanti.

La città fu fondata lungo la costa del Mar Mediterraneo, tra le due valli del Belice e del Modione, su un luogo non interessato da precedenti insediamenti indigeni. Selinunte fondò a sua volta nel 570 a.C. Heraclea Minoa presso la foce del suo estremo confine meridionale, il fiume Platani.

L’Apogeo e la Caduta

Selinunte raggiunse velocemente il suo massimo splendore nel VI e V secolo a.C. La sua ricchezza era forse dovuta al dominio che esercitava su un vasto territorio, tuttavia, la città non è solo un simbolo di prosperità antica, ma anche un monito sulla caducità delle civiltà. La città fu distrutta e abbandonata nel 250 a.C. e non fu mai più rioccupata.

Selinunte

Il Parco Archeologico

Oggi, Selinunte è il parco archeologico più esteso d’Europa. I ruderi della città si trovano nel territorio del comune di Castelvetrano, nei pressi della foce del Belice. Nel sito archeologico, sull’acropoli vi sono alcuni templi insieme ad altre costruzioni secondarie, mentre altri templi si trovano su una collina poco lontana.

Le sculture trovate negli scavi di Selinunte si trovano soprattutto nel museo nazionale archeologico di Palermo, fa eccezione l’opera più famosa, l’Efebo di Selinunte, che oggi è esposto presso il museo civico di Castelvetrano.

Conclusione

Selinunte è un luogo che ci permette di toccare con mano la storia. Le sue rovine ci parlano di un tempo in cui la città era un centro di potere e ricchezza, un luogo di cultura e commercio. Ma ci parlano anche della sua caduta, del suo abbandono, e della sua rinascita come sito archeologico. Un viaggio a Selinunte è un viaggio nel tempo, un’occasione per riflettere sulla natura effimera delle civiltà umane.

Di Giuseppe Cianci

Sono Giuseppe, 66 anni, fotografo per passione, webmaster, writer ed amante dei viaggi. Amo la mia Sicilia, che io considero l'isola più bella al mondo. Come blogger, racconto di tutto quello che mi interessa, dagli eventi ai viaggi, dalla politica alla difesa dei diritti dei più deboli. Scrivo in modo diretto, mi piace avere sempre un tono di voce cordiale e sincero.

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