Gio. Mag 9th, 2024
Catania

La Sicilia è una terra ricca di storia, cultura, natura e gastronomia, che offre molte possibilità di scoperta e divertimento. In questo articolo vi propongo un itinerario alternativo (il principale lo trovate qui) di una settimana alla scoperta della parte orientale dell’isola, che include alcune delle sue mete meno conosciute ma altrettanto affascinanti.

Acitrezza

Giorno 1: Catania e Aci Trezza

Il nostro viaggio inizia da Catania, la seconda città più grande della Sicilia e il principale aeroporto della zona. Catania è una città vivace e caotica, che offre un interessante mix di architettura barocca e influenze greche, romane e arabe. Tra le attrazioni da non perdere ci sono il Duomo, dedicato a Sant’Agata, la patrona della città, la Piazza del Duomo, dove si trova la famosa Fontana dell’Elefante, simbolo di Catania, il Castello Ursino, una fortezza medievale, e il Teatro Massimo Bellini, dedicato al celebre compositore catanese.

Dopo aver visitato il centro storico, ci spostiamo verso nord lungo la costa per raggiungere Aci Trezza, un piccolo borgo marinaro che deve la sua fama al romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga e al film La terra trema di Luchino Visconti. Qui possiamo ammirare i Faraglioni, delle rocce vulcaniche che emergono dal mare e che secondo la leggenda furono lanciate da Polifemo contro Ulisse. Possiamo anche visitare il Museo Casa del Nespolo, che riproduce la casa dei Malavoglia del film, e il Museo Ciclopico, che racconta la storia geologica e culturale del luogo.

Zafferana Etnea

Giorno 2: Etna e Zafferana Etnea

Il secondo giorno lo dedichiamo all’esplorazione dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa e uno dei simboli della Sicilia. L’Etna offre diversi itinerari e attività per tutti i gusti e le capacità fisiche, come escursioni a piedi o in jeep, funivia o trenino. Il paesaggio vulcanico è affascinante e vario, con crateri, fumarole, colate laviche e boschi. Tra le tappe più interessanti ci sono i Crateri Silvestri, formatisi nel 1892, la Valle del Bove, una depressione vulcanica dove si riversano le colate laviche più recenti, e il Rifugio Sapienza, da dove parte la funivia che porta fino a 2500 metri di quota.

Dopo aver ammirato le meraviglie dell’Etna, scendiamo verso il paese di Zafferana Etnea, situato sul versante orientale del vulcano. Zafferana Etnea è famosa per la produzione di miele e per la sua antica tradizione pasticcera. Qui possiamo assaggiare le tipiche paste di mandorla, i cannoli siciliani e i biscotti al pistacchio. Possiamo anche visitare il Museo dell’Ape e del Miele, che illustra le tecniche di apicoltura e le proprietà del miele.

Isola Bella

Giorno 3: Taormina e Isola Bella

Il terzo giorno lo dedichiamo alla visita di Taormina, una delle località turistiche più rinomate e affollate della Sicilia. Taormina è situata su una collina che domina il mare e offre una vista spettacolare sul vulcano Etna. Il suo centro storico è ricco di monumenti e negozi, tra cui spicca il Teatro Greco, un antico anfiteatro che ospita spettacoli e concerti durante l’estate. Altre attrazioni da non perdere sono il Palazzo Corvaja, sede del Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari, il Duomo, che conserva un prezioso crocifisso bizantino, e il Giardino Pubblico, un’oasi di verde con piante esotiche e panoramiche terrazze.

Per sfuggire alla folla di Taormina, possiamo scendere fino alla spiaggia di Isola Bella, una piccola isola collegata alla terraferma da una striscia di sabbia. Isola Bella è una riserva naturale che ospita una varietà di flora e fauna. Qui possiamo fare un bagno nelle acque cristalline, fare snorkeling tra i pesci e le alghe, o visitare la Casa del Principe, una villa ottocentesca che si trova sull’isola.

Caltagirone la ceramica

Giorno 4: Caltagirone e Piazza Armerina

Il quarto giorno lo dedichiamo alla scoperta dell’entroterra siciliano, dove si trovano due località di grande interesse storico e artistico: Caltagirone e Piazza Armerina. Caltagirone è famosa per la sua produzione di ceramica, che risale al periodo arabo-normanno. La città è piena di edifici e monumenti decorati con maioliche colorate, tra cui la scalinata di Santa Maria del Monte, composta da 142 gradini rivestiti da piastrelle diverse. Altre attrazioni da non perdere sono il Duomo, che custodisce una Madonna in ceramica del XV secolo, il Museo Regionale della Ceramica, che espone opere dal periodo preistorico al contemporaneo, e il Ponte di San Francesco, un ponte in pietra che attraversa la valle.

Piazza Armerina è nota per la Villa Romana del Casale, una splendida residenza imperiale del IV secolo d.C., dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La villa è famosa per i suoi mosaici policromi, che coprono una superficie di oltre 3500 metri quadrati e rappresentano scene di vita quotidiana, mitologica e sportiva. Tra le scene più celebri ci sono quelle delle ragazze in bikini, dei bambini che giocano con gli animali e della caccia al leone.

Noto l’Infiorata

Giorno 5: Noto e Marzamemi

Il quinto giorno lo dedichiamo alla scoperta del barocco siciliano, uno stile architettonico che caratterizza molti centri storici della Sicilia orientale. La nostra prima tappa è Noto, considerata la capitale del barocco siciliano e anch’essa patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Noto è una città elegante e raffinata, con edifici in pietra calcarea color miele che si illuminano al tramonto. Tra le sue meraviglie architettoniche ci sono il Duomo, la Chiesa di San Francesco all’Immacolata, il Palazzo Ducezio, sede del Municipio, e la Porta Reale, l’ingresso principale della città.

Dopo aver visitato Noto, ci spostiamo verso sud per raggiungere Marzamemi, un antico borgo marinaro che ha conservato il suo fascino autentico e pittoresco. Marzamemi è famoso per la sua tonnara, una delle più grandi e antiche della Sicilia, dove si produce ancora oggi il tonno e i suoi derivati. Qui possiamo gustare i prodotti tipici della gastronomia locale, come la bottarga, i mosciame e le ventresche di tonno, accompagnati da un buon vino bianco. Possiamo anche fare una passeggiata lungo il porticciolo e ammirare le case colorate e le barche dei pescatori.

Siracusa Ortigia

Giorno 6: Siracusa e Ortigia

Il sesto giorno lo dedichiamo alla visita di Siracusa, una delle città più antiche e importanti della Sicilia, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Siracusa è divisa in due parti: la parte moderna, che si sviluppa sulla terraferma, e la parte antica, che si trova sull’isola di Ortigia, collegata da un ponte. La parte moderna ospita il Parco Archeologico della Neapolis, dove possiamo ammirare il Teatro Greco, il più grande e meglio conservato d’Italia, l’Anfiteatro Romano, il più grande della Sicilia, l’Orecchio di Dionisio, una grotta a forma di conchiglia con un’eccezionale acustica, e l’Ara di Ierone, una grande opera monumentale nell’antico quartiere della Neapolis a Siracusa all’interno del Parco archeologico della Neapolis.

Oasi di Vendicari

Giorno 7: Vendicari e Noto Antica

Il settimo e ultimo giorno lo dedichiamo alla natura e alla storia, visitando due luoghi che si trovano a pochi chilometri da Noto: la Riserva Naturale di Vendicari e il sito archeologico di Noto Antica. La Riserva Naturale di Vendicari è una zona protetta che si estende lungo la costa, tra spiagge, dune, laghetti e macchia mediterranea. Qui possiamo osservare una ricca fauna, tra cui fenicotteri, aironi, tartarughe marine e tonni. Possiamo anche visitare alcuni edifici storici, come la Torre Sveva, la Tonnara e la Chiesa di San Francesco.

Noto Antica è il nome della vecchia città di Noto, che fu distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita in un altro luogo. Il sito archeologico si trova su una collina e conserva le rovine di chiese, palazzi, conventi e fortificazioni. Tra i resti più interessanti ci sono il Castello degli Schiavi, dove fu girato il film Il Padrino, la Chiesa di San Nicola, che ospita un museo con reperti del periodo arabo-normanno, e il Teatro Comunale, che testimonia l’importanza culturale della città.

Con questo si conclude il nostro itinerario alternativo di una settimana in Sicilia orientale. Speriamo che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto venire voglia di visitare questa splendida regione. Arrivederci e buon viaggio! 😊

Di Giuseppe Cianci

Sono Giuseppe, 66 anni, fotografo per passione, webmaster, writer ed amante dei viaggi. Amo la mia Sicilia, che io considero l'isola più bella al mondo. Come blogger, racconto di tutto quello che mi interessa, dagli eventi ai viaggi, dalla politica alla difesa dei diritti dei più deboli. Scrivo in modo diretto, mi piace avere sempre un tono di voce cordiale e sincero.

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