Sab. Lug 27th, 2024

L’Italia, come molti altri paesi, sta affrontando una nuova sfida che potrebbe avere un impatto significativo sulla sua economia. Questa sfida è legata alla situazione attuale nel Canale di Suez dove gli Houthi lanciano missili contro navi cargo che attraversano le acque del canale.

Il Canale di Suez e l’economia italiana

Il Canale di Suez è un corridoio d’acqua strategico per il commercio mondiale. Circa il 12% del commercio mondiale e il 40% dell’import-export italiano, per un valore di circa 155 miliardi di dollari, passa attraverso questo canale. Per l’Italia, il Canale di Suez vale almeno 1 milione di posti di lavoro.

Tuttavia, la recente crisi nel Canale di Suez sta mettendo a rischio il commercio mondiale. Gli attacchi del gruppo armato yemenita Houthi nel Canale di Suez stanno costringendo alcune tra le più grandi compagnie di navigazione, come BP e MSC, a circumnavigare l’Africa, allungando il viaggio di circa due settimane.

Impatto sulla produzione e l’inflazione

Questo allungamento del viaggio ha un impatto diretto sui costi di trasporto e sulle polizze assicurative. I costi di trasporto sono esplosi e i premi delle polizze assicurative sono ora anche quattro volte quanto pattuito solo un mese fa. Questo aumento dei costi a monte potrebbe portare a un aumento del prezzo dei prodotti finiti, alimentando l’inflazione.

Inoltre, i ritardi nelle forniture stanno costringendo alcune aziende a bloccare la produzione. Gruppi come Tesla, Volvo e Ikea hanno già dovuto interrompere la produzione a causa di questi ritardi.

Il settore ortofrutticolo a rischio

Il blocco del Canale di Suez mette a rischio anche il mercato ortofrutticolo italiano, un mercato da 300 milioni di euro. L’Italia destina mediamente al Medio Oriente e al Sud-Est asiatico una parte significativa della sua produzione ortofrutticola. Il blocco del Canale di Suez potrebbe quindi portare a un surplus di offerta nel mercato interno.

Conclusioni

La crisi nel Canale di Suez rappresenta una sfida significativa per l’economia italiana. È fondamentale monitorare attentamente la situazione e prendere le misure necessarie per minimizzare l’impatto sulla produzione, sull’occupazione e sull’inflazione.

Di Giuseppe Cianci

Sono Giuseppe, 66 anni, fotografo per passione, webmaster, writer ed amante dei viaggi. Amo la mia Sicilia, che io considero l'isola più bella al mondo. Come blogger, racconto di tutto quello che mi interessa, dagli eventi ai viaggi, dalla politica alla difesa dei diritti dei più deboli. Scrivo in modo diretto, mi piace avere sempre un tono di voce cordiale e sincero.

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