Sab. Lug 27th, 2024

Recentemente, è emerso un dato sorprendente riguardante il sistema fiscale italiano: l’1% più ricco della popolazione paga, in proporzione, meno tasse rispetto al restante 99% dei contribuenti.

Uno Studio Rivelatore

Uno studio congiunto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Milano-Bicocca ha rivelato che il sistema fiscale italiano appare “blandamente progressivo” e diventa addirittura “regressivo” per il 5% degli italiani più abbienti. Questi ultimi pagano un’aliquota effettiva inferiore al 95% dei contribuenti.

Le Disuguaglianze

Lo studio ha anche evidenziato che esistono importanti differenze in relazione alla tipologia di reddito prevalente. Sono i lavoratori dipendenti a pagare più imposte, seguiti dai lavoratori autonomi, dai pensionati e, infine, da chi percepisce soprattutto rendite finanziarie e locazioni immobiliari.

L’impatto sociale

Queste disuguaglianze fiscali hanno un impatto significativo sulla società. Dal 2004 al 2015, mentre il reddito nazionale reale si riduceva del 15%, il 50% più povero degli italiani subiva la maggiore perdita con un calo di circa il 30%. Tra il 50% della popolazione più povera, i più colpiti sono i giovani tra i 18 e i 35 anni, che hanno perso circa il 42% del loro reddito.

Conclusione

Questi dati sollevano interrogativi sulla giustizia del sistema fiscale italiano e sulla necessità di riforme per garantire una distribuzione più equa del carico fiscale. Personalmente mi chiedo, e mi sembra lecito, dove stanno i sindacati e le associazioni a difesa dei cittadini?

Di Giuseppe Cianci

Sono Giuseppe, 66 anni, fotografo per passione, webmaster, writer ed amante dei viaggi. Amo la mia Sicilia, che io considero l'isola più bella al mondo. Come blogger, racconto di tutto quello che mi interessa, dagli eventi ai viaggi, dalla politica alla difesa dei diritti dei più deboli. Scrivo in modo diretto, mi piace avere sempre un tono di voce cordiale e sincero.

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